Perché le Onde da Beginner sono le migliori per imparare a surfare

L'importanza dello spot giusto per chi inizia (e non solo)
Chi si avvicina al surf spesso sottovaluta l’importanza di scegliere lo spot giusto, ovvero un tipo di onda adatta al proprio livello tecnico, adesso ti spieghiamo perché le onde da beginner sono le migliori per imparare a surfare.
Le onde da beginner, lunghe, regolari e morbide, non sono solo perfette per i principianti, ma anche estremamente utili per:
- intermedi che vogliono migliorare
- avanzati che vogliono allenare la tecnica con precisione
Cosa permettono di fare queste onde?
Su onde piccole e facili si può lavorare con serenità su tutti gli elementi fondamentali del surf:
1. Intercettare l’onda
Allenarsi a leggere l’onda e a partire nel momento giusto, senza stress né fatica.
2. Capire il picco e la parete
Capire dove l’onda si forma, come si apre e dove posizionarsi.
3. Migliorare l’entrata in parete
Allenare il posizionamento e il timing per essere precisi nel momento in cui l’onda inizia a generare energia.
4. Apprendere l’entrata inclinata
Imparare a partire con la tavola già inclinata nella parete, elemento cruciale per la performance.
5. Identificare la sezione perfetta per il pop-up
Sapere quando e dove alzarsi, evitando errori e rallentamenti.
6. Generare portanza e velocità
Sfruttare la parete e la propria postura per ottenere accelerazione e fluidità.
Il livello intermedio che diventa avanzato
Per un surfista intermedio, queste onde sono la palestra ideale per fare il salto di qualità.
Su onde piccole e pulite si può finalmente:
- imparare a gestire il rail to rail
- sfruttare la potenza della parete, non solo della tavola
- imparare a volare su onde piccole con tavole sotto i 6'0"
L’errore comune: tavole troppo grandi per i principianti
Il mito moderno: "tavola grande su onda piccola"
Uno degli errori più comuni è credere che, su onde piccole, si debba usare una tavola grande.
Questo approccio ha preso piede negli ultimi 10–15 anni, complice una certa moda che ha semplificato il surf, rendendolo accessibile anche a chi non ha voglia di migliorare.
Onda piccola = tavola piccola
Onda grande = tavola grande
È sempre stato così, dal punto di vista tecnico.
Galleggiamento ≠ planata
Chi prende una tavola grande su onda piccola galleggia, ma non plana.
Sta semplicemente “scivolando” grazie al principio di Archimede, non sta surfando.
Se usi una tavola grande per galleggiare e andare in piedi,
non stai imparando a surfare.
Stai semplicemente giocando con le onde.
La differenza tra divertirsi e migliorare
Divertirsi è importante, ma non deve sostituire l’allenamento tecnico.
Se vuoi diventare un surfista valido, devi imparare a planare su onde piccole, usando una tavola piccola.
Galleggiare = rimanere fermo
Planare = evolvere
Come si impara davvero a surfare?
Su onde piccole con tavole piccole
Un bravo surfista, anche su un’onda piccola, riesce a:
- sfruttare ogni centimetro di parete
- generare velocità e traiettorie
- volare con tavole sotto i 6'0"
L’arte del surf è la planata: sfruttare la spinta dell’onda per far correre la tavola, usando la parete come rampa e le gambe come motore. Le onde piccole, con tavole agili, sono ideali per sviluppare questa sensibilità.
Le onde piccole, quindi, non sono onde minori ma onde di serie A. Ti insegnano la pazienza, la precisione e la fluidità. Ti costringono a usare il corpo invece del volume, a cercare la potenza nell’onda piuttosto che nella tavola. Il principiante può così allenare l’intercettazione dell’onda, mentre l’intermedio che mira a diventare avanzato può sfruttare la parete per generare potenza con le gambe e imparare il movimento rail‑to‑rail.
Non serve più volume. Serve più tecnica.
La scelta è chiara
- Vuoi migliorare tecnicamente? Allora lavora su tavole più piccole, più reattive, più sincere.
- Vuoi solo divertirti e stare in piedi? Allora prendi un tavolone, ma sappi che non stai surfando davvero.
Il punto è tutto qui
Se vuoi diventare un surfista tecnicamente valido, allora devi:
- allenarti in planata
- usare tavole piccole anche su onde piccole
- sfruttare la parete dell’onda
- lavorare su te stesso, non sulla tavola
In conclusione
Se decidi di usare una tavola grande per restare in piedi e farti trasportare, va bene:
ti stai solo divertendo.
Ma non stai imparando nulla.
Questo messaggio è per chi ha davvero il desiderio di diventare un surfista migliore,
per chi vuole migliorare se stesso e non farsi trascinare dalla moda.
Hai scelto di imparare sul serio? Allora lasciati guidare dall’onda giusta e dalla tavola giusta. Chiedi consiglio a Gabriele Concato, in arte Spartaco fondatore di kaylua.it.